L’ho visto! (ahimè)



ATTENZIONE: SPOILERS!





Avevo qualche attesa sul “Napoleon” di Ridley Scott.

Non mi aspettavo certo un film “filologicamente storico”, anche perchè le “invenzioni” di Scott in campo storico sono note, dalle staffe e alle balestre nel “Gladiatore” ai piuttosto grotteschi “mezzi da sbarco medievali”, stile “sbarco in Normandia al contrario”, in un descritto tentativo francese di invasione dell’Inghilterra che non ci fu mai al tempo della storia narrata in “Robin Hood”.

Non mi respingeva neanche il fatto che potesse essere un film “basato sugli aspetti UMANI di Napoleone” (matrimoni ecc.), mi poteva star bene.
“Le Crociate” è il racconto fatto attorno alla vicenda umana di un personaggio storico (Baliano di Ibelin) amplissimamente “reinventato” per l’occasione, ma non è certo un personaggio dell’importanza storica (e delle certezze storiche che abbiamo su di lui) di Napoleone.
La storia dell’amore inventato tra Baliano e Sibilla, nè l’uno nè l’altra personaggi storici di primissimo piano, ci può anche stare in quello che, come si dice, “è solo un film”.

Per Napoleone no, sappiamo già troppo di lui per potersi “inventare troppo”.
Un pò, d’accordo. Ma non troppo, come non sarebbe accettabile dipingere Francesco d’Assisi come un guerrafondaio o Gengis Khan come un pacifista.

Perciò, per quanto “romanzato”, mi aspettavo almeno il tentativo di mostrare CHI era Napoleone, come uomo e come militare.
NON mi aspettavo invece un film che cerca di RISCRIVERE presuntuosamente il personaggio di Napoleone e non sulla base di nuove conoscenze ma sulla base di INVENZIONI ED OMISSIONI storiche.

I casi sono due:
– o Scott è l’UNICO ad aver capito (duecento anni dopo) che Napoleone NON aveva CARISMA (ne ve n’è traccia ALCUNA nel film, dove peraltro Phoenix fa probabilmente la sua peggior prova di attore della carriera, non si vede nè carisma personale nè carisma militare)
oppure
– questo è il film di un regista BRITANNICO che, duecento anni dopo, non solo ha ancora il britannicissimo “complesso di Napoleone”, non solo “Boney” gli sta ancora personalmente sulle scatole, ma ancora sta lì a menarla perfino con le scemenze tipo “Napoleone era pure basso” (vedi la scena con la mummia e lo sgabello).

Un film dove uno dei maggiori genii militari della storia ha un aspetto ADDORMENTATO non solo a Waterloo (e qui ci potrebbe stare) ma già dall’inizio, dai tempi della liberazione del porto di Tolone (quando aveva 23 anni).
Addormentato, poi improvvisamente sale personalmente sulle scale da assedio o guida personalmente una carica di cavalleria, quando ovviamente, da generale sensato, stava in realtà in controllo nelle retrovie, dove invece di un braccio e una sciabola (che valevano certamente meno della maggioranza di quelli dei suoi subordinati) poteva usare la sua arma più micidiale: il cervello.

Un film IMBARAZZANTE, se non l’avesse fatto Scott verrebbe spernacchiato DA CHIUNQUE (ci sta andando vicino, comunque), perchè a parte l’antistoricità perfino in piccoli particolari che potevano, anzi DOVEVANO essere evitati (la Maria Luisa adorante al momento del primo incontro pre-matrimonio NON SI PUO’ VEDERE, per una che riteneva Napoleone un MOSTRO e che l’ultima cosa che voleva era sposarlo, di questo abbiamo testimonianze scritte certe), pure il Napoleone grande generale NON SI VEDE.

Anche senza volersi lamentare della carenza di dettagli storici nelle battaglie, in un solo film non si poteva pretenderne troppi, ad Austerlitz manca completamente l’assalto francese inaspettato e riuscito all’altura del Pratzen, difesa dagli austriaci (la CHIAVE della battaglia assieme alla difesa francese dei due villaggi di Telnitz e Sokolnitz, quest’ultima almeno accennata).
Paradossalmente (o forse no), Scott fa del bombardamento degli stagni ghiacciati, con l’annegamento dei soldati russi in fuga, l’immagine simbolo della battaglia, quando ne è stato solo l’epilogo non determinante.
Dico forse “non paradossalmente”, perchè Scott ha impostato tutto il film sul nascondere OGNI cosa che valorizzi le qualità militari (o umane) di Napoleone ed evidenziare invece OGNI aspetto negativo, vero o presunto. E questo degli stagni ghiacciati rotti a cannonate per far annegare un nemico già sconfitto è un particolare di incerta veridicità, o almeno che lo sia stato in termini così eclatanti come quelli spesso detti ed illustrati qui da Scott, ed è un avvenimento che è stato usato addirittura per CRIMINALIZZARE Napoleone (assurdamente, peraltro, perchè l’inseguimento spietato e l’uccisione di un nemico in fuga, a fil di spada e senza bisogno di stagni, è la norma nelle guerre).

E Waterloo, beh, lasciamo perdere.
Pioggia, ok. La minaccia prussiana, ok. Gli inglesi sull’altura, ok. Ma Grouchy che “si perde” Blucher, errore (in parte causato anche dalle direttive incerte dategli da Napoleone) che è stata la causa principale della sconfitta, neanche accennato.
E dire che sarebbe stato anche un elemento di suspence, almeno per chi non conosce la storia (ma del resto chi non la conosce è forse l’unico pubblico che può apprezzare questa pellicola insipida, anzi stantìa).
E Napoleone che viene avanti PERSONALMENTE alla testa della CARICA DELLA CAVALLERIA FRANCESE, SCIABOLA ALLA MANO …
No, lasciamo perdere.

https://www.wired.it/article/napoleon-errori-storici-film-ridley-scott/



Ma non sono gli errori storici “puntuali”, tipo che Napoleone non poteva assistere direttamente all’esecuzione di Maria Antonietta perchè allora stava a Tolone o il fatto che Giuseppina fosse più vecchia di Napoleone (e non visibilmente più giovane, come nel film) o l’incontro vis-a-vis tra Napoleone e Wellington che non è mai avvenuto, che sono gravi.
Quelli ci possono stare, dal punto di vista filmico, per aumentare il “drama”.

Quello invece che trovo INACCETTABILE è il FALSIFICARE VOLUTAMENTE una figura storica (ed è indifferente che ciò venga fatto in positivo oppure in negativo) e non una figura secondaria ma il PROTAGONISTA del film che stai facendo.




E, infine, il film è di UNA NOIA MORTALE.
Bellissima fotografia, belle immagini, costumi belli ed immagino più che attendibili, musica direi dimenticabile ma sicuramente SCENEGGIATURA DA SBADIGLIO.
Almeno fosse stato davvero un Napoleone-porno, come qualcuno ha detto, forse si sarebbe riusciti a stare un pò più svegli.

Non è neanche quello, è una CARICATURA di Napoleone, dipinto come uno che viene via dalla Campagna d’Egitto non perchè la campagna languiva (con gli inglesi che avevano sconfitto la flotta francese ad Abukir e tagliato i rifornimenti a Napoleone, e probabilmente il Generale non voleva essere direttamente coinvolto in una prevedibile sconfitta finale) ma perchè ha saputo (da un tabloid dell’epoca, si direbbe!) che Josephine ha un amante (!) e che poi anni dopo scappa dall’Elba perchè viene a sapere (sempre da un altro tabloid) che lo Zar di Russia a Parigi ronza un pò troppo attorno alla ex moglie.

A questo punto mi è evidente che il film (che non a caso termina, prima dei titoli di coda, con l’elenco del “numero di morti causati da Napoleone”) è l’opera di un regista britannico ultraottuagenario “in missione per conto di Dio”, o forse del Regno Unito, per “SPUTTANARE” Napoleone, sotto TUTTI gli aspetti, umani e militari.
Un proposito decisamente ambizioso ma non illegittimo, per carità, ma quando così facendo “sputtani” invece TE’ STESSO beh, te lo meriti ed è inutile che tu ti dimostri insofferente alle critiche.

Come abbia fatto Scott a mettere in un solo film tante castronerie puerili, e come non se ne vergogni, anzi risponda alla critiche in modo tanto piccato quanto grottesco, è cosa che va oltre la mia comprensione.
Se non l’avessi visto, non ci crederei. Giuro.

Mi auguro che questo non sia l’ultimo film di Ridley Scott, perchè sarebbe davvero triste per lui finire così la carriera.

Consiglio: non spendete soldi al cinema, se potete evitarlo.
Casomai, fatevi prestare il DVD e risparmiate, o magari (se proprio “non resistete”) noleggiatelo e non sottoponetevi alla tortura di due ore e venti in sala di “questa roba”.
Almeno è ciò che ho pensato io alla fine della proiezione.


Il grande Alessandro Barbero dice che lui non va mai a vedere i film “storici”, perchè non ne sopporta gli errori.
Spero, per lui, che abbia mantenuto questa linea di condotta anche per il “Napoleon” di Scott.
Se no, rischia il coccolone.




Altri, invece, hanno voluto fare l’esperienza, questo che segue è solo un esempio di ciò che potete trovare su YouTube in termini di critiche feroci:

Lascia un commento