Ucraina – Giorno 690 – Sui fronti, i russi cercano di riavvivare le offensive in più punti della linea di contatto. Come mi sento a stare dalla parte dei “cattivi”? In serata, voci non ancora confermate di due aerei russi abbattuti.

Notizie Flash: sono notizie varie, poco o per nulla classificate e di solito con pochi commenti, che segnalo quando ho davvero poco tempo, giusto per non perdere aggiornamenti importanti o potenzialmente tali.





ULTIMO AGGIORNAMENTO: ORE 23:55







Relazione sulla prima linea per la mattina del 14/01/2024
(da WarGonzo):

⚡️Relazione sulla prima linea per la mattina del 14/01/2024⚡️

Nella direzione Kherson-Crimea, le forze armate ucraine hanno attaccato dalle isole vicino a Peschanivka. Le forze armate russe hanno mantenuto le loro posizioni. Incontra battaglie a Krynki. Sotto attacco da parte delle forze armate ucraine a Kherson e Berislav. Forze armate RF – nei Kozachi Lageri. (Fig. 1)

In direzione di Zaporozhye, le truppe russe attaccarono nuovamente a ovest del villaggio di Rabotino e riconquistarono le posizioni a sud-ovest di Verbovoy. (Fig. 2)

Nel settore Ugledarsky, le forze armate russe, con il supporto dell’artiglieria, hanno effettuato operazioni offensive a ovest di Staromayorsky e vicino a Prechistovka. C’è un aumento dell’attività. (figura 3)

Sul fronte di Donetsk, dopo i bombardamenti dell’artiglieria, le truppe russe ripresero l’assalto a Novomikhailovka da sud e avanzarono verso sud-ovest. Azioni simili si svolgono negli approcci occidentali alla città di Krasnogorovka. Nessun successo. Anche nuova attività. Le forze armate russe hanno attaccato Georgievka, Nevelskoye, Pervomaiskoye, Severnoye (un insediamento a ovest di Avdeevka). La stessa area fortificata è supportata da armi a lungo raggio sotto la pressione da sud-est e nord-est. La stessa situazione è a Novobakhmutovka, controllata dalle Forze armate ucraine (un insediamento con lo stesso nome a est dietro le Forze armate russe). Sotto il fuoco delle forze armate ucraine a Pobeda e Ocheretin. Forze armate RF – a Vodyanoye e nel villaggio di Krasnogorovka. (Fig. 4)

Nella direzione di Luhansk, le truppe russe hanno effettuato operazioni d’assalto vicino a Ternov, Makeevka e Sinkovka. (figura 5)”





Dalla parte dei cattivi.

https://qr.ae/pKl27C

Interessante argomento, quello di Napolitano, su “come si sta dalla parte dei (così mediaticamente descritti in Occidente) ‘cattivi'”.

La mia risposta sintetica è sempre stata, soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, è che è diventato ancor più chiaro, se mai non lo fosse già da diversi decenni, che “I CATTIVI SIAMO NOI”.
Ovvero l’Occidente.
Purtroppo.

E questo anche se tra i “buoni” russi, musulmani, indiani, cinesi, terzomondisti ecc. ci sono tante cose che non mi vanno nè ritengo “elementi di civiltà”.
Per esempio, sicuramente, da ATEO ASSOLUTO quale sono, preferisco Papa Francesco a qualsiasi ayatollah iraniano che propugna la teocrazia e non è che anche i pope ortodossi mi stiano simpatici.

Nè ritengo che il Terzo Mondo, e neanche il mondo arabo dopo il XIII° secolo, possa stare alla pari con l’Occidente in termini di contributi al PROGRESSO universale, non solo tecnico, a partire dal Rinascimento fino ad oggi (o fino a ieri …).
E non mi venite a parlare della “cultura nera africana”, che pure la scrittura gli è stata portata dall’esterno, con 4000 anni di ritardo …
E così per una marea di altre cose.


Chi oggi io sento che “abbia ragione”, ha però spesso non solo un pregresso plurisecolare di arretratezza, ma in molti casi anche un presente di arretratezza sociale e culturale.
Eppure, ciò nonostante non riesco a negare che loro “hanno ragione”, che OGGI loro sono “i buoni” e siamo noi ad essere “i cattivi”.


Altrettanto imbarazzante e spiazzante per me è il fatto di trovarmi accumunato, nel ritenere l’Occidente “il cattivo” della situazione, a gente come i tradizionalisti religiosi, sia ortodossi che cattolici (quelli che odiano il buon Francesco e lo ritengono un “usurpatore”, un “antipapa”, se non addirittura l’Anticristo!) e perfino a qualche fascista tradizionalista come certi blogger su Telegram, fino a no-vax integralisti che citano metodicamente ogni notizia di “morti improvvise” per attribuirla ai vaccini ed ogni morte improvvisa di esponenti no-vax ad omicidii perpetrati da Big Pharma.

Napolitano dettaglia questa sensazione con argomentazioni che mi trovano d’accordo.
Sensazione sgradevole, per il deprimente rendersi conto che è causata dagli effetti dell’inarrestabile e sempre crescente DEGRADO INTELLETTUALE E MORALE DELL’OCCIDENTE negli ultimi trent’anni, Occidente che pertanto è sempre più indifendibile.

E, come ho scritto pure recentemente (https://lostilitacolombino.wordpress.com/2024/01/12/il-bignami-del-vannacci/ ), siamo così arrivati anche al punto che oggi è spesso la Destra (!!!) a difendere (pur se spesso strumentalmente) la libertà di espressione, mentre è la “Sinistra” del politically-correct che la minaccia!

“Sulla carta”, vista la vantata preminenza delle “libertà” e della “democrazia” in Occidente, non avrebbe dovuto andare così, dopo la cosiddetta “sconfitta del comunismo”.
“Democrazia” e “libertà” avrebbero dovuto espandersi in tutto il mondo, non più ostacolate dall'”Impero del Male” (cit.).

Invece, abbiamo avuto questo (elenco molto, MOLTO parziale):

E’ brutto quando ti rendi conto, ormai senza se e senza ma, di vivere “dalla parte sbagliata della Storia”, dopo che da trent’anni ti raccontavano non solo che stavi dalla parte “giusta” ma pure che la caduta del Muro ne era la “prova” inconfutabile.

Quando sapevi benissimo, fin da quando avevi appena smesso i calzoni corti, quale MERDA è il capitalismo, ma almeno una volta c’erano forze in Occidente, che una volta si chiamavano a ragione “Sinistra” e “progressiste”, che cercavano di contrastarlo e non di aderire di fatto alla sua ideologia e alle sue pratiche.
Tantomeno inventarsi nuove ideologie idiote come il “politically correct” e la “sostenibilità green” e proporle come la nuova (e in realtà quasi unica) differenza tra “Sinistra” e “Destra”.


Quando ti rendi conto che le “democrazie” in cui vivi sono ormai guidate da oligarchie corrotte ed autoreferenzianti senza alcuna differenza sostanziale tra di loro (se non le chiacchiere della propaganda)
.

E quando ti rendi conto che quelle stesse “democrazie” non hanno fatto un passo avanti, in termini di moralità e di comportamenti, dal tempo delle “politiche della cannoniere” fatte per imporre a “popoli inferiori” perfino i più schifosi business occidentali.





Punto G.

LE PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI E CAMIONISTI

In Europa stanno lanciando un vero e proprio attacco all’agricoltura.

1) QUANDO SI COLPISCE L’AGRICOLTURA, SI COLPISCE TUTTI

Il governo tedesco vuole eliminare in modo graduale (https://www.dairyglobal.net/industry-and-markets/farmers-protest-against-subsidy-cuts-across-germany/) gli incentivi fiscali per il diesel e l’esenzione fiscale per la tassa automobilistica di cui godono gli agricoltori. Questo, per il governo tedesco, è necessario per colmare un buco di bilancio di 17 miliardi di euro.
In realtà si tratta di un vero e proprio attacco alla competitività del settore agricolo, il cui effetto sarà l’aumento di prezzo dei generi alimentari e rischi per chi è un piccolo produttore.
In tutti gli stati federali tedeschi sono scoppiate proteste e manifestazioni (https://www.dw.com/en/germany-train-strike-farmer-protests-cause-disruption/a-67934565): trattori bloccano le strade, mirando soprattutto gli ingressi autostradali (1 (https://www.tagesschau.de/inland/bauernproteste-stoerungen-strassen-100.html), 2 (https://www.swr.de/swraktuell/baden-wuerttemberg/bauern-proteste-strassen-blockade-autobahn-erlaubt-duerfen-sie-das-legal-juristisch-100.html), 3 (https://www.sueddeutsche.de/politik/bauern-proteste-blockaden-strasse-baden-wuerttemberg-bayern-berlin-brandenburg-bremen-hamburg-hessen-mecklenburg-vorpommern-niedersachsen-nordrhein-westfalen-rheinland-1.6329332), 4 (https://www.ndr.de/nachrichten/mecklenburg-vorpommern/Bauernprotest-in-MV-Weitgehend-friedliche-Demos-blockierte-Strassen,bauern298.html)) e gli autisti dei treni sono in sciopero (https://www.dw.com/en/germany-train-strikes-can-go-ahead-court-rules/a-67933815) per richiedere migliori salari e una riduzione delle ore della settimana lavorativa.
Alla protesta si sono uniti anche agricoltori provenienti da Francia, Olanda, Belgio, Romania, Polonia, Austria e Spagna. Il fronte comune si è creato perché in ciascuno degli stati europei coinvolti si sta attaccando l’agricoltura (https://www.euractiv.com/section/agriculture-food/news/french-farmers-union-backs-country-wide-protests-in-germany/) in maniera diversa: in Olanda le proteste iniziarono quando il governo per ridurre le “emissioni” di azoto sancì di abbattere 1/3 del bestiame (https://t.me/dereinzigeitalia/752), mentre in Polonia, Romania e Francia il problema è la presenza sul mercato nazionale di prodotti importati prettamente dall’Ucraina a basso costo, il 55% del pollo (https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/agroalimentaire-biens-de-consommation-luxe/l-inquietant-declin-de-l-elevage-francais-976558.html) in Francia è importato. Gli agricoltori si preoccupano della produzione dei rispettivi paesi, considerando che anche in Francia sono previste misure simili a quelle tedesche, con la differenza di un incedere più graduale (https://twitter.com/franceinfo/status/1699677136565481473).

2) GIOCARE LA CARTA DELL’ESTREMA DESTRA

Quando il sistema non sa come delegittimare qualcosa sfrutta l’associazione pavloviana estrema destra = cattivi creata con l’indottrinamento scolastico. Secondo la loro logica malata, siccome un partito di destra in Germania sta usando i social per mostrare la protesta che gli agricoltori hanno organizzato in modo autonomo, allora questo partito la userà per prendere il potere in Germania (https://www.dw.com/en/germanys-far-right-exploits-farmers-protests/a-67920952). Sono gli stessi membri del governo tedesco (https://www.dw.com/en/eu-farmer-protests-whats-driving-tractors-to-the-streets/a-67941730) che diffondono la paranoia del “golpe nazista” nelle loro dichiarazioni pubbliche: il vice cancelliere Habeck ha dichiarato (https://www.reuters.com/world/europe/german-farmers-block-roads-highway-ramps-protest-subsidy-cuts-2024-01-08/) che “circolano fantasie di un colpo di Stato, si stanno formando gruppi estremisti e vengono apertamente esposti simboli di gruppi etno-nazionalisti”, dicendo che si sono infiltrati tra i manifestanti che sono eterodiretti contro la loro volontà (1 (https://www.bbc.com/news/world-europe-67911739), 2 (https://www.theguardian.com/world/2024/jan/07/germany-mass-strikes-far-right-afd), 3 (https://www.washingtonpost.com/world/2024/01/13/germany-scholz-protests-farmers-extremists-subsidy-cuts/c7ffec40-b204-11ee-9a32-5c9e6aa28b3b_story.html)).
La narrazione è che “sono tornati i nazisti” e sono così cattivi da opporsi alle misure gretine volte a salvare il mondo dalla CO2. Questa folle narrazione si deve scontrare con le dichiarazioni degli agricoltori (https://www.politico.eu/article/fears-grow-far-right-efforts-co-opt-germany-farmer-protests-tax-privileges-nancy-faeser/)che rifiutano di essere etichettati come estrema destra e negano di avere legami con la politica.

3) NET ZERO: LA VERA RAGIONE DI TUTTO

La follia net zero (https://www.un.org/en/climatechange/net-zero-coalition) consiste nel tentare di azzerare le emissioni di C02 entro il 2050, le poche emissioni ancora consentite dovranno essere controbilanciate (https://netzeroclimate.org/what-is-net-zero-2/) da mezzi per rimuovere la CO2.
Loro stessi dichiarano che per raggiungere questo obiettivo bisogna radicalmente trasformare il modo in cui produciamo, consumiamo e ci muoviamo.
Tra le raccomandazioni degli “esperti” dell’ONU troviamo la completa eliminazione (https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/high-level_expert_group_n7b.pdf) delle fonti fossili, eliminando progressivamente ogni forma di incentivo e di finanziamento verso di esse.
L’UE ha fatto propria l’ideologia net zero (https://climate.ec.europa.eu/eu-action/climate-strategies-targets/2050-long-term-strategy_it) sostenendo che è alla base del green deal europeo (https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en), ed uno degli obiettivi di questo nell’ambito dell’agricoltura è la riduzione dell’impronta di carbonio (https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/priorities-2019-2024/european-green-deal/agriculture-and-green-deal_en) del settore alimentare.

CONCLUSIONI

La net zero, riducendo le emissioni, ridurrà anche la quantità di raccolto perché la CO2 ha un effetto fertilizzante sulle piante (https://t.me/dereinzigeitalia/898). Ciò porterà ad un aumento dei prezzi e sarà l’occasione per delocalizzare il settore alimentare, così da far perdere la sovranità alimentare agli Stati che dipenderanno dall’importazione a basso costo di prodotti esteri e non potranno più produrre il proprio cibo.






Transnistria.

Da tempo ritengo molto probabile un attacco NATO, per mezzo degli ascari ucraini, alla Transnistria.
E’ l’unica opzione militare apparentemente “facile” che resta alla NATO e agli ucraini, prima di spegnersi come un accendino a gas che esaurisce la carica.


Ciò credo verrà fatto quando gli ucraini non avranno molto d’altro da difendere in altre parti dei fronti ma potranno ancora permettersi di distogliere un pò di truppe per ottenere una “vittoria di consolazione” ai danni della Russia.
Portebbero anche cercare di farlo per mettere le mani sugli arsenali transnistriani, e in questo senso potrebbero anche voler anticipare l’azione prima di trovarsi già a “serbatoio vuoto”.

E, comunque, se pensano di farlo dovranno farlo prima di novembre, per cercare di non far arrivare Biden alle urne come “militarmente sconfitto” a 360°.

Credo anche che i russi pensino a prospettive simili, ma non so se hanno la possibilità di evitarlo.
A parte l’essere pronti a distruggere ogni arsenale presente in Transnistria per evitare di farlo cadere nelle mani di Kiev, ma qui c’è sempre da tener presente che con i soldi occidentali si può sempre riuscire a corrompere qualcuno tra le file nemiche, forse a maggior ragione tra le file di ufficiali e soldati che si trovano nella scomodissima situazione di essere circondati da nazioni completamente ostili e senza collegamenti con la madrepatria.






I russi addestrano i parà?
(occhio: è una notizia da ISW)

Notizia di fonte ISW quindi, tenetelo presente, è MERDA al 90% almeno, anche se non è detto che non abbia un fondamento.
Del resto, che i russi si addestrino ANCHE per operazioni di sbarco dall’aria … sarebbe strano se NON lo facessero!

Piuttosto, il fatto che l’ISW lo dica adesso sembra fatto apposta per generare impazienza tra il pubblico russo (bloggers compresi), che devono assistere a progressi di Mosca continui ma piccoli e lenti.
Probabilmente la NATO sarebbe felicissima se i russi tentassero rischiose operazioni di aviosbarco quando ancora gli ucraini dispongono di missili antiaerei, sia pesanti che portatili.

Non credo sia cosa che avverrà da qui a sei mesi, se mai avvenisse.

Magari, a tempo debito ed ucraini disfatti, ad Odessa o in Transnistria? Saremmo nel futuribile e neanche prossimo, comunque.










Abbattuti due aerei russi sul Mar d’Azov?

Aereo radar A-50.
Aereo per guerra elettronica Ilyushin IL-22PP.


✈️🇷🇺🇺🇦 Sulla possibile perdita di un A-50 e sull’abbattimento di un Il-22 delle forze aerospaziali russe sul Mar d’Azov

C’è gioia nel segmento ucraino: un A-50 è stato abbattuto sul Mar d’Azov . Se tali informazioni saranno confermate, sarà un’altra giornata buia per le forze aerospaziali e la difesa aerea russe.

▪️In primo luogo, perché non ci sono molti A-50. E gli specialisti su di essi sono generalmente unici. Se un aereo di questo tipo viene colpito, l’equipaggio non potrà fuggire.

▪️In secondo luogo, perché non hanno intercettato, non hanno potuto, non hanno visto, non hanno impedito.

📌L’opzione del “fuoco amico” da parte della difesa aerea russa non è affatto teoricamente possibile: sfortunatamente, per due anni ci sono stati abbastanza casi del genere, ma non c’era alcuna tendenza a correggerlo.

Ma noi crediamo nel meglio, quindi non consideriamo tali opzioni (non lo facciamo?).

🔻Sorgono quindi le seguenti domande riguardo l’intera situazione:

▪️Perché la trasmissione dei piloti dell’IL-22 sopravvissuto è aperta e scritta da tutti coloro che non sono troppo pigri?

▪️Perché le formazioni ucraine apprendono ancora quasi istantaneamente informazioni su eventuali vittime delle forze armate russe?

▪️Se questo era il lavoro della difesa aerea ucraina, allora dove sono stati guidati i lanciatori, in modo che il Mar d’Azov si trovasse nell’area colpita?

▪️Se questo era il lavoro degli aerei da caccia , allora cosa lavoravano a tali distanze e chi?

📌Alcune domande senza risposta. E coloro che portano queste domande in campo pubblico, come al solito, si troveranno di fronte a una raffica di contro-domande nello spirito di “Come osano parlare di questo? Fidati solo delle informazioni verificate.”

Le risorse ucraine, naturalmente, non fanno affidamento su tali fonti di informazione. Semplicemente non ci sono altre informazioni ufficiali.

📌Speriamo davvero che le informazioni sull’A-50 siano solo un altro falso generato dal cervello malato del non meno malato campo informativo ucraino.”


Il Mar d’Azov è lontano dalle linee ucraine (almeno 100 km, ed oltre 200 allo stretto di Kerch), piuttosto lontano per essere alla portata di un Patriot (90 km, tranne che per il PAC-2, 160 km) e pure di un S-300 (100 km, tranne che nella versione S-300PMU-2 che fa quasi 200 km ma che non credo l’Ucraina abbia).

Per cui, la domanda più interessante è: NEL CASO che sia una notizia VERA, con COSA sarebbero stati abbattuti quei due aerei?
Anche nel caso che pensassimo ad un missile AIM-120D(C-8) lanciato da un “mitico” F-16 (ne dubito), il range è sui 160 km, saremmo al limite.


Ci troviamo di fronte ad un’altra “novità” mai dichiarata che la NATO ha consegnato all’Ucraina?
O, magari, ad un “aiutino” DIRETTO della stessa NATO (tipo un aereo stealth, F-35 o F-22, che è riuscito ad avvicinarsi ed ha lanciato missili aria-aria)?
Comunque fosse, in tal caso sarebbe un altro salto di qualità dell’Occidente, un’altra escalation per cercare di non far perdere l’Ucraina, mettendo in crisi la copertura dello spazio aereo da parte dei russi.

Naturalmente la spiegazione più semplice è che sia l’ennesima frottola della propaganda ucraina, che certamente non si è mai preoccupata di rispettare neppure alcuna verosimiglianza tecnica.


Un’altra ipotesi che stanno facendo alcuni canali russi come Rybar e Colonelcassad è quella del “fuoco amico” (il che da una parte sarebbe più “rassicurante” ma dall’altra farebbe incredibilmente rabbia).

Bisogna attendere conferme o smentite.
Sperando che non ci siano conferme, anche perchè soprattutto gli A-50, e a maggior ragione i loro equipaggi, sono tanto preziosi quanto rari.






Cronaca dell’operazione militare speciale per il 14 gennaio 2024
(da Rybar):

🇷🇺🇺🇦 Cronaca dell’operazione militare speciale
per il 14 gennaio 2024

Oggi le forze armate russe non hanno effettuato attacchi massicci contro obiettivi nel cosiddetto territorio dell’Ucraina, limitandosi solo alla sconfitta delle posizioni nemiche nelle regioni di prima linea.

In direzione di Seversk, le truppe russe hanno fatto una svolta vicino al villaggio di Veseloye . Se le alture locali verranno catturate, le forze armate russe avranno l’opportunità di migliorare la loro posizione a Razdolvka . In direzione di Bakhmut, i combattimenti continuarono vicino a Bogdanovka con l’obiettivo di creare un corridoio fino a Chasov Yar .

Nonostante il generale calo del ritmo delle operazioni offensive in direzione di Avdeevskij , le truppe russe combattono sul fianco settentrionale dell’area fortificata in direzione di Ocheretino , così come vicino a Stepovoj . Allo stesso tempo, nel settore sud-occidentale, tutto si limita a scontri locali vicino a Pervomaisky e lungo l’intera linea di contatto.”









2 pensieri su “Ucraina – Giorno 690 – Sui fronti, i russi cercano di riavvivare le offensive in più punti della linea di contatto. Come mi sento a stare dalla parte dei “cattivi”? In serata, voci non ancora confermate di due aerei russi abbattuti.

  1. Leonardo

    Stamani Slavyangrad (che è ormai quasi l’unico canale Telegram di cui mi fido nella sua azione di filtro delle notizie provenienti da fonte russa) ha riportato un post di terze parti in cui sostiene che i due aerei russi siano atterrati in sicurezza ma con feriti a bordo.

    Se quella notizia è vera significa che qualcosa è accaduto davvero, anche se ancora non si sa cosa (e probabilmente non lo sapremo mai con certezza).

    Per quanto riguarda il resto, Napolitano deve sentirsi solo… 😀

    Tendenzialmente non mi viene spontaneo valutare la mia simpatia verso intere popolazioni. Certamente ci sono differenze culturali profonde tra persone appartenenti a società così diverse come quelle che menziona, ma alle volte mi trovo più in accordo con uno slavo che con il mio vicino di casa…

    Il problema principale per quanto mi riguarda, e la ragione per cui in questa situazione fin dall’inizio mi auguro che la Russia prevalga in maniera netta, è che negli ultimi dieci anni ho perso completamente ogni speranza e fiducia nella razionalità di quella che, anche solo geograficamente e storicamente, dovrebbe essere la MIA parte.

    Cioè: non solo osservo che platealmente non siamo i “buoni” e che – anzi – ci stiamo radicando nelle nostre brutte abitudini a fronte di un mondo che cambia (e che quindi ci mette in condizioni di non potercelo permettere), ma non vedo alcuna capacità o volontà di ricredersi e cambiare strada.

    Abbiamo sulle spalle un bagaglio troppo pensante di suprematismo che deriva da secoli di predominio sul resto del mondo.
    La mentalità Borrelliana dell’Europa come giardino circondato da una giungla popolata da selvaggi è ingranata ormai nel sentire comune e pervade la mente sia dell’ “uomo della strada” che delle persone più acculturate e che occupano posizioni di prestigio nella società.

    Al momento non sembra esistere alcuna possibilità di scalfire questa mentalità attraverso l’analisi ed il ragionamento sereno. Fa parte dell’identità di una civiltà i cui membri non riescono in larga parte a rendersi conto che i tempi sono cambiati e che la situazione in cui ci troviamo non è più quella in cui ci siamo trovati negli ultimi cinque secoli.

    Per cui l’unica forma possibile di risveglio passa è forse quella dello schock. Una batosta che permetta alla dura realtà di incrinare quella cupola di certezza e senso di superiorità che ancora avvolge l’Occidente.

    Purtroppo lo shock necessario non è piccolo. Per capirlo basta guardare quanto potente e spudorato sia il processo di razionalizzazione delle sconfitte che subiamo in continuazione (non solo militari, anche politiche).
    Questo rende il tutto ancora più pericoloso, ma più tempo trascorre nell’attesa di sviluppare questa consapevolezza delle mutate condizioni di possibilità, maggiore è il rischio di incorrere in letali errori di valutazione mentre maturiamo tale consapevolezza.

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    1. Colombino Stilita

      La situazione mentale folle e disastrosa delle élite occidentali e in particolari europee viene fuori ogni giorno, ed ogni giorno di più, tanto che ne ho fatto il titolo principale dell’articolo di oggi 15 gennaio.
      E concordo con te con la preoccupazione che ormai la deriva sia probabilmente inarrestabile fino al verificarsi di un avvenimento “scioccante”.

      Devo dire, e mi pare di averlo anche scritto, qui o in giro nella rete, già un paio di volte, che per riprendersi dalla deriva della STUPIDITA’ OCCIDENTALE ormai non vedevo altra possibilità che non uno “shock” che facesse comprendere alla massa del “popolo bue” occidentale a quali CAZZATE si stanno dedicando anima e corpo, in quanto INDIRIZZATI dal potere a farlo (così non pensano alle cose veramente importanti).
      E, parlandone alcuni anni fa come un’ipotesi molto lontana, dicevo: “forse per “svegliarci” ci vorrebbe addirittura una GUERRA che ci coinvolge, che peraltro non mi auguro di certo …”.
      Ecco, se non ci siamo già arrivati, ci stiamo andando molto, molto vicino.

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